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La campagna di controllo 2020 è stata fortemente perturbata dalla pandemia di COVID-19. Invece dei venti campioni prelevati mediamente, per il mais è stato possibile prelevarne solo quattro. Tuttavia, in nessuno dei lotti di sementi analizzati sono state riscontrate tracce di organismi geneticamente modificati (OGM).


Dal 1° gennaio 2020 non è più necessario un permesso generale d’importazione (PGI) per cereali e colture campicole da semina. Questo riguarda segnatamente l’importazione di frumento, segale, orzo, avena, mais, triticale, soia, colza, ravizzone, barbabietola da zucchero, barbabietola da foraggio e cotone. Pertanto gli importatori non devono più notificare i lotti di sementi di mais, soia, colza, ravizzone e barbabietole per l’eventuale prelievo di un campione per l’analisi volta a individuare la presenza di tracce di OGM. Tuttavia, con la categoria si è concordato che le importazioni continuino a essere notificate all’UFAG (cfr. art. 14a ordinanza sul materiale di moltiplicazione; RS 916.151).

Nell’anno oggetto del rapporto, in particolare durante la stagione d'importazione del mais nella primavera 2020, non è stato possibile svolgere come di consueto la campagna di prelievi a causa delle restrizioni imposte in relazione alla pandemia di COVID-19. Invece dei venti campioni prelevati mediamente, per il mais è stato possibile prelevarne solo quattro. Nessun lotto è risultato positivo alla presenza di OGM per le cinque specie di piante controllate.
 

Sintesi dei controlli effettuati nel 2020

MaisColzaSoiaBarbabietoleErba medica/Agrostis
Numero di lotti notificati3067819117
Numero di lotti controllati46037
Numero di lotti positivi00000

Fonte: UFAG

UFAG, Settore Risorse genetiche e tecnologie, genres@blw.admin.ch

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