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Nel 2020 la filiera viticola è stata colpita duramente dalla crisi innescata dal COVID-19. Il Consiglio federale, mediante un'ordinanza, ha deciso di adottare una misura straordinaria per sostenere la vitivinicoltura svizzera. Nell’ottica di sgravare il mercato sono quindi stati versati 9,8 milioni di franchi a favore del declassamento di vini DOC.
 

Aiuto finanziario per il declassamento di vini DOC in vino da tavola

In seguito alla chiusura dei ristoranti e al divieto di manifestazioni, il Consiglio federale a maggio 2020 ha approvato una misura di sgravio del mercato dei vini svizzeri. Sono stati accordati contributi per il declassamento di vini DOC in vini da tavola secondo l'ordinanza COVID-19 declassamento dei vini (RS 916.141). L’aiuto finanziario federale versato è stato pari a circa 10 milioni di franchi e ha consentito di declassare un totale di 6 milioni di litri di vino DOC. Argovia, Ginevra, Vaud e Vallese hanno deciso di erogare in via suppletiva anche degli aiuti cantonali. Tenendo conto degli aiuti finanziari cantonali, il volume di vino DOC declassato in vino da tavola si è attestato a 7,1 milioni di litri.

Maggiori informazioni in merito sono disponibili al seguente link: Declassamento dei vini (admin.ch)
 

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Secondo anno con l'organo unico di controllo del commercio dei vini

Il sistema di controllo dei vini in Svizzera prevede due operazioni consecutive: il controllo della vendemmia e quello del commercio dei vini. Dal 1° gennaio 2019 il controllo del commercio dei vini è eseguito solo dalla fondazione Controllo svizzero del commercio dei vini (CSCV) su mandato della Confederazione. Nel 2020 il CSCV ha controllato 1116 aziende (4859 assoggettate). 97 aziende si sono rifiutate di sottoporsi al controllo del CSCV e hanno interposto ricorso all'UFAG. I ricorsi sono in fase di trattazione.

Il CSCV controlla in funzione dei rischi tutte le aziende attive nel commercio dei vini. Inoltre è abilitato ad adottare misure se constata infrazioni. Nel 2020 il CSCV ha disposto 32 misure contro 114 aziende.

La sorveglianza dei due elementi del sistema di controllo dei vini è svolta dall’UFAG. 

Contributi per il controllo della vendemmia

Conformemente all'articolo 64 capoverso 3 LAgr, la Confederazione può partecipare con un contributo forfettario ai costi sostenuti dai Cantoni per il controllo della vendemmia, ovvero il tracciamento dell'uva della vigna alla cantina, e la sorveglianza del rispetto delle disposizioni in materia di produzione (rese massime, tenori minimi di zucchero). Il contributo è composto di un importo di base di 1000 franchi e di un altro di 55 franchi per ettaro che dipende dalla dimensione della superficie viticola cantonale. Nel 2020 per il controllo della vendemmia sono stati versati 826 340 franchi.

Monitoraggio della situazione del mercato dei vini svizzeri

La vendemmia 2020 ha registrato nel complesso 834 235 ettolitri di vino, un volume inferiore di 145 210 ettolitri a quello del 2019 (-14,8 %). Il raccolto è il più modesto dell'ultimo decennio dopo quello del 2017, anno in cui il gelo aveva causato gravi danni. Questa situazione è riconducibile principalmente a due motivi: da un lato il clima freddo e umido registrato nel pieno della fioritura ha causato forti diminuzioni di resa, in particolare nella Svizzera orientale, dall’altro la difficoltà di smerciare la produzione a causa delle misure adottate per combattere il COVID-19 ha reso necessario ridurre le rese massime autorizzate in vari Cantoni.

Parallelamente alla misura straordinaria di declassamento dei vini DOC, che ha consentito di ridurre gli stock e quindi di sgravare il mercato, nel 2020 è stato aumentato il sostegno finanziario della Confederazione alle misure del settore per la promozione dei vini svizzeri. Quindi ai 3,2 milioni versati all'anno, si è aggiunto 1 milione di franchi com’era già stato il caso nel 2019.

Link alla pagina Internet dell’UFAG:
Vini

Elena Janner, UFAG, Settore Prodotti vegetali

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