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La Confederazione fissa le condizioni quadro per una produzione trasparente, poco costosa e sostenibile, mettendo in atto dei provvedimenti nel settore della produzione animale, come ad esempio la classificazione neutrale della qualità degli animali da macello o i contributi ai costi per l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale. Nell'anno oggetto del rapporto, sono state adottate misure puntuali di alleggerimento del mercato per far fronte alla pandemia di Covid-19. A favore della produzione animale sono stati stanziati in totale 62 milioni di franchi.
 

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Provvedimenti sul mercato del bestiame da macello e della carne

In virtù dell'articolo 51 LAgr, sulla base di un accordo di prestazione, l’UFAG ha delegato alla cooperativa Proviande compiti esecutivi nel settore del mercato del bestiame da macello e della carne che vengono illustrati di seguito.
 

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Classificazione neutrale della qualità

La classificazione neutrale della qualità garantisce la trasparenza del mercato e l’equità dei prezzi per i produttori di bestiame da macello.
 

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Nel 2020 Proviande ha effettuato questa classificazione in 21 grandi aziende di macellazione. Negli ultimi anni si è osservato un aumento della muscolatura degli animali macellati, riconducibile all’elevato livello di conoscenze degli allevatori.

Maggiori informazioni sulla classificazione neutrale della qualità sono disponibili qui.

Sorveglianza dei mercati pubblici e organizzazione dei provvedimenti di sgravio del mercato

Sorveglianza dei mercati pubblici
Durante il periodo di confinamento dovuto al Covid-19 nella primavera del 2020, i mercati pubblici di bestiame da macello sono stati vietati per circa due mesi. Di conseguenza, nell'anno oggetto del rapporto il numero di mercati per il bestiame grosso è diminuito di 104 unità, attestandosi a quota 559, quello dei mercati per ovini di 65 unità, attestandosi a 235.

Maggiori informazioni sulla sorveglianza dei mercati pubblici sono disponibili qui.
 

Organizzazione di misure di sgravio del mercato (comprese le misure Covid-19)
Le misure adottate dal Consiglio federale nel marzo 2020 per contenere la pandemia di Covid-19 hanno comportato un calo della domanda, soprattutto di tagli pregiati di manzo e di vitello, nonché una pressione sui prezzi del mercato indigeno del bestiame da macello. Per ridurre al minimo gli effetti della stagnazione delle macellazioni ed evitare la permanenza nelle stalle di un eccessivo numero di animali pronti alla macellazione, il Parlamento ha approvato ulteriori fondi per misure di sgravio del mercato della carne di vitello e di manzo. L'UFAG ha versato 5,7 milioni di franchi alle aziende di lavorazione della carne come contributo alle spese di stoccaggio e alla perdita di valore della materia prima.
 

Determinazione del peso di macellazione

Da luglio 2018, Proviande, su mandato dell’UFAG, svolge i controlli pratici per determinare il peso di macellazione, in virtù della base legale qui indicata. Nel 2020 sono stati eseguiti 367 controlli di base, 6 dei quali hanno ricevuto un voto «insufficiente». Tutte le 6 aziende contestate hanno superato l'ispezione successiva e pertanto l'UFAG non ha dovuto disporre alcuna misura amministrativa ai sensi dell'articolo 169 LAgr.

Provvedimenti sul mercato delle uova

La domanda di uova sottostà a notevoli fluttuazioni stagionali ed è molto bassa soprattutto dopo Pasqua. Onde attutire le ripercussioni di tali fluttuazioni di mercato, nel 2020 la Confederazione ha messo a disposizione 2 milioni di franchi per il finanziamento di misure di valorizzazione, ovvero azioni di spezzatura e di riduzione del prezzo. Nel quadro della prima misura, i fabbricanti di prodotti a base di uova hanno valorizzato nell’industria alimentare svizzera gli albumi e i tuorli di 18,2 milioni di uova di consumo indigene. Sul fronte del commercio è stato ridotto il prezzo di 6,8 milioni di uova di consumo a beneficio dei consumatori.
 

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Provvedimenti per la valorizzazione della lana di pecora indigena

In virtù dell’ordinanza del 25 giugno 2008 concernente la valorizzazione della lana di pecora indigena (RS 916.361), l’UFAG sostiene progetti innovativi con tale finalità. Anche le organizzazioni di solidarietà attive in questo settore ricevono contributi per la valorizzazione della lana indigena. Nell'anno oggetto del rapporto per la valorizzazione e il sostegno di progetti innovativi l'UFAG ha versato un totale di 0,76 milioni di franchi.

Contributi di eliminazione

In virtù dell'ordinanza del 10 novembre 2004 concernente l’assegnazione di contributi ai costi per l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale (RS 916.407), tramite l’erogazione di contributi agli allevatori e ai macelli la Confederazione protegge la salute dell’uomo e degli animali, nonché l’ambiente. Nell'anno oggetto del rapporto, Identitas AG, su incarico dell'UFAG, ha versato 47,5 milioni di franchi.
 

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Banca dati sul traffico degli animali

La banca dati sul traffico degli animali (BDTA) è la base per la lotta alle epizoozie e svolte un ruolo importante per la sicurezza delle derrate alimentari e la rintracciabilità degli animali. La BDTA è stata istituita nel 1999 durante la crisi della ESB (encefalopatia spongiforme bovina o morbo della «mucca pazza») e da allora continuamente ampliata al fine di rispondere alle esigenze in ambito veterinario e agricolo.

Il 2020 è stato caratterizzato da numerosi interventi di ottimizzazione della BDTA in vista della registrazione di ovini e caprini; alla fine dell’anno nella banca dati risultavano quasi 400 000 ovini vivi e poco meno di 95 000 caprini vivi.

Effettivi massimi

In virtù dell’articolo 46 LAgr, il Consiglio federale stabilisce gli effettivi massimi di ogni azienda per l’allevamento e l’ingrasso di suini, per la detenzione di ovaiole, nonché per l’ingrasso di polli, tacchini e vitelli. In tal modo si mira a sostenere le aziende familiari vincolate al suolo. In caso di superamento delle soglie stabilite, l’azienda deve pagare una tassa su ogni animale in eccesso.

Nel 2020 hanno inoltrato all'UFAG una richiesta di autorizzazione per un effettivo maggiore di animali:

  • 9 aziende che forniscono la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER) senza cedere concime aziendale a terzi;

  • 21 aziende dedite all’allevamento di suini che valorizzano sottoprodotti della trasformazione del latte e di derrate alimentari nell’interesse pubblico. Nel complesso hanno valorizzato 110 000 tonnellate di sottoprodotti;

  • 1 azienda sperimentale della Confederazione.

Hans Ulrich Leuenberger, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Yves Schleppi, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Manuel Leuenberger, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Hanspeter Lüthi, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Fabian Zwahlen UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento

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