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Il progetto per la protezione contro le piene a Oberburg, nel Canton Berna, iniziato nel 1997 e che si concluderà a breve, ha consentito di prendere i classici due piccioni con una fava: da un lato lo sbarramento in terra e il bacino di ritenzione impediscono che si verifichino inondazioni in caso di violente alluvioni, dall’altro il progetto di opere idriche realizzato parallelamente ha rivitalizzato il Chrouchtalbach e il Luterbach.
 

Nei comprensori dei villaggi di Oberburg e Burgdorf gli scorsi anni si sono verificate diverse inondazioni perché in caso di forti piogge le masse d’acqua dei due torrenti locali, il Chrouchtalbach e il Luterbach, devono essere fatte defluire attraverso i due villaggi. Il progetto di protezione contro le piene ha preso forma, in particolare, dopo le due disastrose alluvioni del 1987 e del 2000 che avevano provocato danni per decine di milioni di franchi. Come prima misura, nel 1997 era stato costruito un cosiddetto sistema a polder nella Unterbärgetal onde accelerare lo scorrimento del Chrouchtalbach. Il terreno necessario a tal fine era stato messo a disposizione nell'ambito di una ricomposizione particellare.
 

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Inondazione nel centro di Oberburg nel 1987

Protezione contro le piene a Luterbach

Nel maggio 2018 è stato dato il via ai lavori per la seconda misura di protezione contro le piene comprendenti un bacino di ritenzione con uno sbarramento omogeneo in terra alto 11,5 metri e un volume di accumulo massimo di 163 000 m3 nella Luterbachtal. La diga è stata realizzata nel punto più stretto tra gli alti versanti in uscita dalla valle. Dal profilo tecnico, la dimensione dello sbarramento in terra è stata calcolata per un volume di deflusso molto maggiore, in modo che in caso di piena l’acqua possa scorrere sopra la diga senza danneggiarla. Il blocco della valle ha reso necessario spostare il tracciato della strada esistente su una lunghezza di 680 metri. Tuttavia, la costruzione della diga, un’ingerenza nell'ecosistema del torrente, ha avuto ripercussioni negative sull'ecobilancio del progetto e di conseguenza per conseguire un ecobilancio nel complesso positivo sarebbe stato imprescindibile procedere parallelamente alla rivitalizzazione delle sezioni del torrente a valle.

Vista la situazione, la corporazione contro le piene di Oberburg aveva pertanto deciso di realizzare le misure per la protezione contro le piene e quelle di rivitalizzazione nell’ambito dello stesso progetto di opere idriche. Le misure integrate in via suppletiva nel progetto di protezione contro le piene e di rivitalizzazione sono state sostenute finanziariamente dal Canton Berna e dalla Confederazione.
 

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Estratto della cartina con delimitazione in rosso del comprensorio della ricomposizione particellare

Pianificazione lungimirante

Oltre all’obiettivo della protezione contro le piene, con un concetto globale il Comune di Oberburg si era prefissato di individuare quanti più possibili interessi pubblici e di garantirli nel quadro di una procedura di ricomposizione particellare. Tutti i diversi elementi del progetto, in particolare quelli di rivitalizzazione, di risanamento della strada nonché di miglioramento delle reti di strade agricole, di piste ciclabili e di sentieri, hanno potuto essere realizzati.

Ricomposizione particellare di Oberburg-Mattenhof

La corporazione contro le piene1 aveva iniziato già diversi anni prima della disposizione della ricomposizione particellare ad acquistare terre coltive. In tale contesto era stato altresì sottolineato che al termine della realizzazione dell’opera non avrebbero dovuto esserci costi residui da ripartire tra i proprietari dei fondi da un lato perché il valore aggiunto per i proprietari dei terreni era difficilmente quantificabile in anticipo, dall’altro perché nelle successive trattative in vista del nuovo riparto si doveva dipendere dalla loro buona volontà.
 

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Vista sulla diga per la protezione contro le piene e sul bacino di accumulo nella parte in alto della foto.

Nell'attuazione della ricomposizione particellare il coordinamento con tutti i progetti correlati ha avuto la massima priorità. I tempi erano particolarmente stretti ad esempio per la rilevazione del vecchio stato giuridicamente valido al fine di poter definire anticipatamente le condizioni di proprietà in vista della realizzazione delle misure di protezione contro le piene. I lavori di costruzione della diga avrebbero infatti potuto essere avviati soltanto dopo l’attribuzione dei terreni. Vista la piccola dimensione del comprensorio (95 ha, 42 proprietari, 10 aziende agricole interessate), le singole fasi hanno potuto essere gestite in modo ottimale. Nonostante ciò, dalla mappatura del suolo al progetto di nuovo riparto sono passati circa tre anni e la realizzazione dei provvedimenti del genio rurale (soprattutto per la costruzione della strada) richiederà ancora un anno circa.

1 La corporazione contro le piene è un ente di diritto pubblico nel Canton Berna il cui obiettivo è organizzare la protezione contro le piene. Nel Canton Berna esistono oltre 62 corporazioni contro le piene.

Peter Bichsel, LP Ingenieure AG, Berna, lpag@lpag.ch
Matthias Widmer, RSW AG, Lyss, matthias.widmer@rswag.ch

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